Estratto dell'articolo di Robert Braga, dottore commercialista e presidente di PROdigiale, per il dossier "Speciale Cad. Inizia la fase attuativa, l'analisi di FPA e dei nostri esperti" di FPA.
Oggi con le importantissime novità introdotte dal CAD (alcune rinviate al regolamento eIDAS) vengono definiti concetti non solo da conoscere nel loro aspetto letterale del termine ma anche e soprattutto da calare nelle modalità operative della pratica quotidiana; ne sono un esempio il “domicilio digitale” che la PA dovrà utilizzare obbligatoriamente come unico mezzo di notifica al cittadino, una volta che questi lo abbia comunicato al suo Comune di residenza.
E ancora, le modifiche alla definizione di “documento informatico” ed al suo valore probatorio.
Ne consegue quindi la necessità di porre attenzione al fatto che il pezzo di carta stampato non è più l’originale, sostituito dal documento informatico.
Per rendere quindi meglio edotti tutti i soggetti coinvolti delle novità normative e organizzative, a giudizio di chi scrive,
non vi è altra strada praticabile che quella di formare il personale interno della PA che, inesorabilmente, sarà chiamato a spiegare queste novità al cittadino/utente finale durante lo svolgimento delle proprie funzioni.
Gli aspetti formativi da tener ben presente sono almeno i seguenti:
- cosa vuol dire digitale;
- come pensare in digitale;
- come operare in digitale.
Insomma, non basta affidarsi solo alle soluzioni software presenti sul mercato: queste sono il mezzo e non il fine. C’è molto di più in gioco ovvero la conoscenza del significato di validità giuridica di un documento informatico e le conseguenze dannose (anche economiche) derivanti da una sua cattiva formazione, rappresentazione, conservazione.
Articolo completo
Per maggiori informazioni circa i servizi e l'attività formativa in merito alla digitalizzazione dei processi nella PA potete contattarci inviando una mail a gate@gatesrl.com